Pensione e requisiti: cambiamenti in vista, nei prossimi anni le misure pensionistiche subiranno un forte restyling

Previsti importanti cambiamenti sul fronte previdenziale nei prossimi anni: i requisiti per andare in pensione cambieranno. 

Novità su novità: il Governo Meloni non si ferma e vuole apportare cambiamenti importanti al mondo delle pensioni. Vediamo cosa cambierà nei prossimi anni. Il tema delle pensioni è una delle questioni più urgenti a cui il Governo dovrebbe mettere mano.

Requisiti per andare in pensione
Importanti novità riguardo le pensioni-Credi ANSA- Ossinotizie.it

Sindacati ed Esecutivo, dopo un periodo di stop, sono tornati a riunirsi per affrontare la questione che sembra aver dato vita ad un braccio di ferro: da un lato le principali firme sindacali spingono per forme di uscita anticipata, dall’altro il Governo Meloni che deve fare i conti con casse dello Stato che piangono.

Il rifinanziamento di tutti i bonus nonché l’introduzione di due nuovi sussidi che prenderanno il posto del Reddito di cittadinanza, hanno costretto a posticipare la riforma delle pensioni. Tuttavia già si possono prevedere quali saranno i cambiamenti nei prossimi due anni. E non è detto che questi cambiamenti andranno a favore dei contribuenti.

Requisiti per la pensione: ecco cosa cambierà

L’obiettivo del premier Giorgia Meloni e della sua squadra di Governo è superare la legge Fornero entro la fine di questa legislatura. Sarà fattibile? Per il momento no: le intenzioni ci sono, quello che manca sono le risorse finanziarie per mettere in pratica i buoni propositi. Vediamo cosa potrebbe accadere nel biennio che ci attende.

Pensione, novità
Ecco cosa cambierà a breve-Ossinotizie.it

Stando alla circolare numero 28 del 2022 dell’Inps, a partire dall’1 gennaio 2025 scatterà il ritocco degli assegni previdenziali sulla base del rapporto tra aspettative di vita e importi. L’aspettativa di vita media in Italia continua a salire e questo rischia di mandare in tilt tutto il sistema previdenziale nonostante i pensionati del futuro avranno assegni interamente calcolati secondo il sistema contributivo puro: meno gravoso per lo Stato.

Per evitare di far implodere un sistema già precario, è probabile che Quota 41 non vedrà la luce tanto presto mentre per tutto il 2024 dovrebbe essere prorogata Quota 103. Questa misura consente di andare in pensione a 62 anni con il requisito contributivo minimo di 41.

Si sta ancora ragionando su Opzione donna e Ape sociale: è probabile che vengano entrambe prorogate almeno per un altro anno ma mantenendo gli attuali requisiti molto rigidi. È escluso l’ampliamento della platea dei beneficiari delle rispettive forme di prepensionamento.

Se speravate in un un abbassamento dell’età pensionabile, resterete profondamente delusi. Infatti, come recentemente  confermato dall’Inps, anche per il biennio 2025-2026 il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia resterà a 67 anni.

Anzi: purtroppo potrebbe essere allungato anche di due o tre mesi. Inoltre, l’adeguamento della pensione sarà basato unicamente su dati statistici: il che, chiaramente, rende le prospettive perequative diverse a seconda dello stato effettivo dei contribuenti. Anche per i prossimi anni, dunque, la legge Fornero resterà tra noi.

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