Lavoratori positivi al Covid: cosa cambia ora che è terminato lo stato di emergenza

Con la fine dello stato di emergenza cosa cambia per i lavoratori positivi al Covid-19? Ecco tutte le disposizioni da conoscere.

La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto incredibile anche per i lavoratori. Durante i vari lockdown molti hanno lavorato da casa. Con la fine dello stato di emergenza sono tanti i professionisti che si chiedono cosa fare in caso di positività al virus. A dare chiare indicazioni ci ha pensato il Ministero della Salute.

Lavoratori positivi Covid: cosa cambia con la fine dello stato di emergenza
Cosa cambia per i lavoratori positivi al Covid – Ossinotizie.it

Rispetto a qualche tempo fa le restrizioni sono profondamente cambiate. Quanto deciso dalle autorità non deve in alcun modo far abbassare la guardia dato che il Covid è ancora presente e tende a mutarsi in forme ancora più complicate. Per questo motivo è utile conoscere gli aggiornamenti su come comportarsi in caso di contagio.

Le disposizioni del Ministero della Salute sui lavoratori positivi al Covid

Il Ministero della Salute ha diffuso le nuove indicazioni in merito ai professionisti positivi al coronavirus. Queste disposizioni sono state emesse nella circolare numero 25613 dell’11 agosto del 2023. Nel documento si sottolinea subito che le persone positive al test anti-Covid non dovranno più sostenere le misure di isolamento. Alla positività bisognerà mettere in campo tutte una serie di precauzioni:

Disposizione del Ministero della Salute alla positività al Covid
Il Ministero della Salute aggiorna le disposizioni in merito di coronavirus – Ossinotizie.it
  • Obbligatorietà nell’indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie come una mascherina FFP2 o una chirurgica;
  • In caso di contatto con altre persone bisogna rimanere a casa se si mostrano sintomi, applicare una corretta igiene delle mani ed evitare ambienti affollati;
  • Informare le persone della positività se ci sono stati contatti nei giorni immediatamente precedenti al risultato del test. A maggior ragione se anziane, immunodepresse o fragili;
  • Evitare il contatto con le persone fragili, donne in gravidanza o immunodepresse. Nella circolare si sottolinea di come questo avviso assuma maggior rilievo per gli operatori che si occupano di assistenza sanitaria e socio-sanitaria;
  • Alla conferma della positività bisogna contattare il proprio medico in caso di persona immunodepressa o fragile. In particolar modo se i sintomi continuano oltre i 3 giorni o se le condizioni peggiorano.

Per le persone che hanno avuto dei contatti con un positivo al Covid non c’è nessuna misura restrittiva da segnalare. A loro si chiede solo accortezza e attenzione all’eventuale comparsa di sintomi andando nei giorni successivi ad evitare contatti con persone a forte rischio. In caso di sintomi palesi si consiglia il test antigenico o molecolare.

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