Cane, c’è un modo per ritardare il suo invecchiamento: lo dice la scienza

Chi possiede un cane ritardare il suo invecchiamento ma è possibile veramente? Vediamo che cosa dice la scienza in merito.

I cani accompagnano gli uomini e le donne da tantissimi anni, addirittura si pensa da migliaia di anni. Ma come è nato questo splendido animale? I ricercatori affermano che l’antenato degli attuali cani è nato circa 15.000 anni fa nell’Asia centrale. Lo studio è stato dimostrato grazie alle analisi di DNA rinvenuto nelle ossa dei canidi, che sono appunto gli antenati dei cani.

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Come ritardare l’invecchiamento dei cani – Ossinotizie.it

Inizialmente, gli amici a quattro zampe erano impiegati per la caccia o per i combattimenti, ma dall’800 arrivarono i primi cani da compagnia che divennero subito i migliori amici degli umani.

Come rallentare l’invecchiamento dei cani

Oggi gli animali domestici sono molto diffusi, infatti le famiglie che ne possiedono almeno uno stanno aumentando. Purtroppo gli animali non hanno una vita lunghissima, quindi se si conoscesse un modo per rallentare l’invecchiamento sarebbe meraviglioso.

I ricercatori hanno condotto degli studi approfonditi su alcuni cani anziani, e i primi risultati affermano che il movimento e la memoria di lavoro devono essere al primo posto nella vita degli animali, affinché possano avere una vita più lunga. Ciò vuol dire che l’attività fisica fa bene anche ai cani, oltre che agli umani.

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Ritardare l’invecchiamento nei cani è possibile – Ossinotizie.it

Infatti, gli esperti hanno dichiarato che i migliori amici dell’uomo sono particolarmente soggetti ad avere la sindrome della disfunzione cognitiva canina, cioè una malattia molto simile all’Alzheimer.

Per questo motivo studiare gli animali risulta davvero utile, perché si possono confrontare le malattie degli umani con quelle dei cani, visto che sono molto simili. E non solo: il rallentamento dell’invecchiamento lo si può ottenere facendo una buona attività fisica, e questo vale sia per gli umani che per i cani.

Quest’ultima permette di assimilare e gestire tutte le informazioni utili per compiere uno specifico compito. Un altro fattore che può velocizzare o rallentare l’anzianità è il sonno. Diminuire le ore di sonno significa abbassare l’attività motoria durante il giorno e andare incontro a problemi seri.

Anche in questo caso ci sono delle similitudini con gli esseri umani: le poche ore di sonno possono portare a patologie degenerative. In più non va dimenticata la potenza della motivazione. Quest’ultima gioca un ruolo chiave, poiché l’attività fisica senza motivazione serve a poco. Persino i cani devono essere motivati, magari regalando loro una ricompensa dopo una giornata passata in movimento.

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