Vite al limite ha visto una delle sue protagoniste perdere 100 kg in poco tempo, impressionando persino il dottor Nowzaradan.
In undici stagioni di Vite al limite i telespettatori hanno assistito a numerose vicende che li hanno spinti ad appassionarsi alle vicessitudini dei protagonisti di questo docu-reality. Ecco quale tra le pazienti ha fatto commuovere persino il chirurgo bariatrico.
Vite al limite ha il pregio di sensibilizzare sul problema dell’obesità grave, una patologia riconosciuta dall’OMS in netta crescita nei Paesi Occidentali. Per liberarsene serve sicuramente molta determinazione ma anche la decisione di affrontare i fantasmi del proprio passato che hanno causato la dipendenza dal cibo. Ma ecco chi ha colpito persino il chirurgo bariatrico di origini iraniane.
Vite al limite: ci ha messo tutto il suo impegno
Teretha Hollis – Neely era in condizioni disperate quando ha chiesto aiuto a Vite al limite. Pesava ben 340 kg, uno dei pesi più alti di sempre della trasmissione e ormai faticava a compiere da sola anche le azioni più semplici. Il cibo era il suo grande sfogo dal momento che aveva un passato molto duro alle spalle.
Quando aveva 11 anni aveva subito una violenza sessuale da parte di uno zio e questo l’aveva fatta scivolare nella spirale della dipendenza dal cibo. Quando ha compiuto 15 anni è rimasta incinta e questo le ha dato un ulteriore colpo. Ormai da due anni l’allora 47enne non riusciva ad alzarsi più dal letto per timore di avere un infarto.
Per raggiungere la clinica di Houston del dottor Nowzaradan ci sono voluti 9 paramedici per aiutarla a salire sull’ambulanza attrezzata per il trasporto eccezionale. Nei 12 mesi di cure ha perso quasi 100 kg. Quando era sul punto di ricevere l’agognato bypass gastrico ha dovuto affrontare il problema del linfedema alle gambe che l’ha inchiodata al letto per alcune settimane e le ha fatto riguadagnare 15 kg.
Quando è rientrata a casa i suoi risultati sono stati un po’ altalenanti. È dovuta tornare in riabilitazione per due volte, la prima volta è ritornata a Detroit senza vedere risultati, la seconda si è bloccata a metà percorso per irregolarità con la dieta e con gli esercizi di routine, ma non solamente anche con gli appuntamenti terapeutici. Per un certo periodo ha dovuto persino usare una carrozzina.
Oggi però su Facebook e Instagram dove posta i suoi progressi si mostra molto migliorata, può camminare da sola e si è riappropriata della sua vita che si gode insieme a tutta la sua famiglia.
