Naspi, chiarimenti a tutti i percettori: arriva direttamente dall’Inps

Ci sono grandi novità o meglio dei chiarimenti per quanto riguarda la Naspi. Cerchiamo di capire bene a cosa si riferiscono.

Per tutti coloro che devono chiedere la Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), ovvero l’indennità mensile di disoccupazione, sono arrivati dei chiarimenti dall’Inps in merito al nuovo servizio di presentazione della domanda. L’Inps spiega come fare, a seguito della segnalazione di alcune difficoltà da parte degli utenti.

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Naspi, chiarimenti a tutti i percettori: arriva direttamente dall’Inps -Ossinotizie.it

La Naspi, entrata in vigore nel 2015, ha sostituito le precedenti prestazioni di disoccupazione ASpI e MiniASpI, ed è un’indennità mensile che viene corrisposta ai lavoratori con rapporto subordinato in caso di disoccupazione involontaria.

L’indennità mensile spetta dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno. Altrimenti, dopo questo termine, viene corrisposta dal giorno successivo alla presentazione della domanda, ma entro i termini di legge. In caso di licenziamento per giusta causa, dal trentottesimo giorno successivo.

Di seguito, vediamo le ultime novità sulla presentazione della domanda e chiarimenti dell’Inps al riguardo. Tutto quello che bisogna sapere.

Naspi, chiarimenti a tutti i percettori dall’Inps

Il nuovo servizio riguardante la presentazione della domanda per la Naspi è stato aggiornato ed effettua dei controlli automatici svolti in modalità sincrona sulla base dei dati disponibili per l’Inps. Con il messaggio del 7 luglio 2023, n. 2570, l’Inps fornisce dei chiarimenti in merito, anche per rispondere alle segnalazioni sulle difficoltà di invio della domanda di Naspi da parte di utenti iscritti alla Gestione separata INPS.

Naspi: arrivano i chiarimenti
In chiarimenti che si attendevano da parte dell’INPS- Credit ANSA-Ossinotizie.it

Quando si compila la domanda per la Naspi sul portale dell’Inps, il sistema rileva in automatico dagli archivi istituzionali anche questi dati:

  • iscrizione ad Albi professionali e/o Ordini e Casse professionali;
  • iscrizione alle Gestioni autonome INPS dei lavoratori artigiani e degli esercenti attività commerciali;
  • titolarità di partita IVA;
  • iscrizione alla Gestione separata INPS.

L’Inps spiega che riguardo alla iscrizione alla Gestione separata INPS, nel caso in cui sia rilevata dagli archivi dell’Istituto, per perfezionare la presentazione della domanda di Naspi, l’assicurato che risulti iscritto, ma che abbia cessato i rapporti di lavoro o l’attività per i quali è obbligato a questa iscrizione, deve comunque compilare la sezione “Dichiarazione attività lavorativa”, indicando nell’apposito campo “Reddito previsto per il 2023” il reddito annuo presunto che in tale caso è pari a zero.

Si tratta di una formalità a carico dell’utente, necessaria per fare chiarezza. Nonostante una precedente iscrizione alla Gestione separata Inps per lo svolgimento di una attività non più attuale, l’utente deve comunque indicare il reddito da lavoro autonomo, che non svolgendo più questa attività sarà zero. Alla Naspi, infatti, hanno diritto solo i lavoratori dipendenti.

Il testo del messaggio dell’Inps e ulteriori informazioni sono sul portale dell’Inps.

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