Maradona è stato ucciso: otto medici a processo, la vera dinamica dei fatti è inquietante

La notizia della sua morte, il 25 novembre 2020, ha lasciato tutti scioccati. Oggi però si sa qualcosa di più sulla scomparsa di Maradona: accuse tremende

È stato la storia del calcio e il suo volto rimarrà impresso nella mente di molti, per tantissimi anni. Iconico, estremamente talentuoso e anche piuttosto controverso sotto certi aspetti, Diego Armando Maradona se n’è andato nel novembre 2020 a soli 60 anni. Al momento della scomparsa soffriva di problemi ai reni e di insufficienza cardiaca, anche se ciò che sta emergendo in queste ultime ore disegna un quadro tremendo.

Diego Armando Maradona: le novità sulla sua morte
Diego Armando Maradona è stato ucciso: le indagini vanno avanti – Credit ANSA -Ossinotizie.it

Fin dai primi giorni dopo la sua morte, si sono alzate alcune ipotesi in merito alla possibilità che questa non sia sopraggiunta naturalmente, ma che ci fosse la colpevolezza di qualcuno. Nelle ultime ore, il giudice Orlando Diaz ha rinviato a giudizio otto persone: saranno chiamate a processo per rispondere all’accusa di omicidio colposo. Ecco i fatti.

Morte di Maradona, spuntano le accuse di omicidio per otto persone

Nella giornata di martedì 18 aprile, otto persone tra sanitari e medici sono state rinviate a giudizio su decisione della Camera d’Appello e Garanzie di San Isidro. Secondo le autorità, questi otto professionisti hanno avuto delle carenze dal punto di vista professionale nel momento in cui Maradona si è trovato in cura presso di loro.

Diego Armando Maradona: le novità sulla sua morte
Diego Armando Maradona è stato ucciso: le indagini vanno avanti -Credit ANSA- Ossinotizie.it

I professionisti coinvolti, secondo Rainews, sono il medico clinico Pedro Pablo di Spagna, gli infermieri Ricardo Almiro e Dahiana Madrid, il coordinatore infermieristico Mariano Perroni, il coordinatore medico Nancy Forlini, lo psicologo Carlos Diaz, la psichiatra Agustina Cosachov e il neurochirurgo Leopoldo Luque. Tutti questi medici e sanitari dovranno rispondere all’accusa di omicidio semplice con eventuale dolo.

Secondo l’accusa, tutti questi sono responsabili delle omissioni che, tutte insieme, hanno influito sull’esito fatale: il rischio è di 25 anni di reclusione. Al momento del decesso, l’autopsia ha rivelato che ad uccidere Maradona è stato un edema polmonare acuto, secondario a un’insufficienza cardiaca cronica. Da tempo, Maradona soffriva di cardiomiopatia dilatativa che, ad oggi, sembra che non sia stata sufficientemente considerata e curata da parte degli otto accusati.

Oggi sono ancora tutti liberi e non si sa la data d’inizio del processo, ma grandissima è l’attesa da parte di chi desidera stabilire le colpe e da parte dei fan di Maradona, che gridano giustizia sin dal primo giorno.

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