Il ‘siamo tutti fratelli’ non è sempre valido: ministrante accoltella anziano dopo la messa | Sacerdote sotto choc

Prima la lite e poi l’accoltellamento ai danni di un anziano da parte di un ministrante. Ecco cos’è successo

Una domenica delle Palme finita nel sangue quella che ha interessato la comunità di Sant’Elena a Messina, sconvolta per l’accaduto nel rione Annunziata.

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Da quanto si apprende, un uomo di 53 anni avrebbe accoltellato un 80enne, stretto collaboratore del parroco locale, padre Pippo Principato. L’indagato avrebbe accoltellato l’80enne alla gola e poi lo avrebbe lasciato agonizzante lungo la strada.

Da quel che pare, anche l’uomo che avrebbe assalito l’anziano, che ora è in fin di vita all’ospedale, sarebbe stato in modo saltuario un ministrante all’altare.

Il sacerdote è rimasto scioccato da quello che è successo e la cosa ha avuto maggior eco in quanto il prete al momento ha anche tutta una serie di problemi di salute, come hanno fatto sapere i familiari. Ma che cosa è successo esattamente domenica scorsa?

Accoltellamento Messina, che cosa è successo

Da quanto ricostruito sinora, durante la celebrazione della domenica delle Palme, che richiama generalmente una certa folla, niente avrebbe lasciato pensare a quello che a breve sarebbe occorso.

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Come riporta La Gazzetta del Sud, il giorno precedente, sabato 1 aprile 2023, l’anziano si sarebbe recato in chiesa per prendere parte alla celebrazione prefestiva, gestendo la raccolta delle offerte, chiudendo la chiesa a fine messa. Domenica 2 aprile poi, avrebbe preso parte alle celebrazioni delle 8:30 e delle ore 18.

Chi li conosce nell’ambito parrocchiale esclude che l’accoltellamento possa aver avuto la propria matrice in una questione personale che ha avuto a che fare con il servizio che entrambi svolgevano (il 53enne in modo saltuario) per la comunità parrocchiale.

Pare che negli ultimi tempi tra i due fosse calato il gelo, ma che sarebbero riusciti ad avere un comportamento di convivenza civile, come spiega un’altra fonte della cerchia parrocchiale, svelando che all’inizio, tra i due i rapporti non erano tesi ma cordiali, al punto che l’aggressore era solito chiamare “zio” l’anziano. I due uomini coinvolti in questa brutta vicenda, vivono nello stesso edificio che si trova un po’ più a valle rispetto alla parrocchia che entrambi frequentano. Pare, inoltre, che nei mesi addietro i due abbiano avuto una pesante lite che aveva portato anche uno scontro tra i due, in cui il 53enne avrebbe assalito l’anziano.

Come riporta il Giornale di Sicilia, un parrocchiano ha commentato che quello che è successo ha sconvolto la comunità parrocchiale e probabilmente non sarà semplice «ritrovarci a celebrare i riti della Settimana Santa; ci stringiamo tutti attorno alla vittima dell’accaduto e alla sua famiglia con la speranza che possa essere presto dichiarato fuori pericolo».

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