Antonio Conte, la profezia da brividi si è realizzata proprio ora: purtroppo aveva ragione

Antonio Conte ed il ricordo di alcune sue parole che hai più sono sembrate una profezia. Cosa ha detto esattamente il tecnico salentino? 

Al momento la sua casa è a Londra ed è lì che sta lavorando, ormai da un anno e mezzo, per la sua società, il Tottenham. Antonio Conte è un tecnico che non passa mai inosservato, sia per i risultati sul campo sia per le sue dichiarazioni, comunque mai banali.

Antonio Conte
Antonio Conte (Fonte ANSA – ossinotizie.it)

Quando una società decide di affidare la propria guida tecnica ad Antonio Conte sa bene a cosa va incontro. Sa bene che in panchina avrà uno dei tecnici più bravi al mondo così come sa bene che il tecnico/uomo Antonio Conte non è facile da gestire. Non è certo un “aziendalista” che mette il bene della società per cui lavora, e da cui è profumatamente stipendiato, al primo posto, modello Massimiliano Allegri per intenderci. La piena consapevolezza di essere uno dei migliori tecnici in assoluto lo spinge sempre a pretendere il massimo, dai suoi giocatori sul campo e dai suoi dirigenti sul mercato.

Anche se la Juventus ormai sembra un ricordo sempre più lontano, è innegabile come dopo tredici anni di militanza nella società bianconera come giocatore, di cui è stato anche capitano fino all’avvento di Alessandro Del Piero, più altri tre come tecnico, con la vittoria di tre scudetti consecutivi, il suo motto non possa che essere il bonipertiano: “Vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta“. E per raggiungere l’unico obiettivo “che conta” non si risparmia mai, né sul campo, durante gli allenamenti o in partita, né nelle sue dichiarazioni in conferenza stampa.

Antonio Conte e la profezia sul calcio italiano

Non sono molti i personaggi “di livello” del calcio italiano in grado di “spaccare” come Antonio Conte. Se praticamente tutti “gli addetti ai lavori” sono d’accordo sul fatto che il tecnico salentino è in grado, quasi come nessun altro, di ottenere il massimo dai giocatori a sua disposizione, in molti lo attaccano per la sua maniera di “gestire” la comunicazione.

Non sono rare le volte in cui il tecnico di Lecce ha rilasciato dichiarazioni che hanno dato poi vita a giudizi opposti. Proprio come è avvenuto una decina di anni fa quando Antonio Conte era seduto sulla panchina della Juventus e, alla vigilia di un impegno della squadra bianconera in Champion League, ha rilasciato una dichiarazione che è sembrata una sorta di profezia sul calcio italiano.

Parole che hanno lasciato chiaramente intendere come, ancora per molti anni, il calcio italiano non avrebbe potuto ambire al raggiungimento del traguardo massimo, ovvero la vittoria in Champions League. Vi sono club come Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Manchester City, Manchester United, Psg dalle potenzialità economiche infinitamente superiori a quelle delle società italiane e che possono permettere loro di acquisire sempre i migliori giocatori in circolazione.

Utilizzando altri termini è la medesima teoria, da lui poi riproposta, che non si può andare a mangiare nei ristoranti di lusso con 10 euro in tasca. Per molti una profezia illuminante, per altri semplicemente un mettere le mani avanti in caso di eliminazione della sua squadra. Perché Antonio Conte è così, prendere o lasciare. Prima di tutto c’è Antonio Conte, poi, dopo, viene la squadra e la società. Forse è proprio per questo che è semplicemente il migliore.

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